Qualcosa che chiunque all’interno dell’ufficio stava iniziando a notare è quanto il mio abbigliamento si fosse fatto più provocante. Muovendomi sopra di lui lo lasciai entrare fino in fondo, godendomi ogni centimetro del suo pene che si muoveva dentro di me. Era stata mandata in convento dalla mamma all’età di 10 anni perchè un pomeriggio l’aveva trovata in camera con una sua amichetta di giochi, entrambe con il vestitino alzato.

Devo dire che l’idea di andare in vacanza con il padre non mi entusiasmava per nulla, ero un uomo simpatico, gioviale e giovane, amava ballare e si vantava sempre delle sue conquiste femminili. L’erezione non accennava a diminuire, e dato che ero senza mutande non potevo nasconderla in alcun modo.Il ragazzo era senza parole e non sapeva che fare però guardava mia moglie nuda visibilmente arrapato.

Poi mi disse,
”grazie per avremi dato la mia medicina, Lauretta”, si tirò su i pantaloni, e se ne andò. Io rimasi di sasso anche perché il mio cazzo c veramente grosso e lungo e non capivo come la nonna lo avesse potuto vedere.br>Cercai di rialzarmi, sicuramente arrossai, ma le sue mani me le impedivano, vedevo il suo cazzo flacido avvicinarsi sempre di più alle mie labbra, feci per parlare, gridare, ma chi poteva sentirmi?